OLTRE QUEST’ATTIMO
OLTRE QUEST’ATTIMO

OLTRE QUEST’ATTIMO

29- 30 NOVEMBRE 2023

Via privata Battista de Rolandi 14, MILANO

 

 

Oltre quest’attimo è il momento conclusivo organizzato dall’associazione Pandemia per il tema dell’anno 2023 «La mia pena è durare oltre quest’attimo», ultimo verso della poesia Aprile-Amore di Mario Luzi. Durante questi mesi si sono svolte una serie di iniziative incentrate sul tema per favorire la conoscenza e la contaminazione di varie discipline, dalla poesia alla musica alle arti visive. Oltre a pensare incontri e laboratori aperti al pubblico, Pandemia ha selezionato un gruppo di 20 artisti emergenti under 30 chiamandoli a collaborare sul tema per darne una restituzione collettiva. L’esposizione è il frutto dei dialoghi che si sono svolti tra giovani poeti, pittori, scultori, fotografi e musicisti durante questi mesi e che hanno portato alla nascita di una ricerca condivisa, in cui i mezzi espressivi di ognuno entrano in relazione con quelli degli altri. Oltre quest’attimo nasce dall’esigenza di far convivere persone e sguardi sul mondo diversi in un unico spazio affinché si crei un luogo dove l’arte restituisca un frammento di realtà. Un frammento che contenga, al tempo stesso, qualcosa di vero della realtà nella sua interezza.

 

Il titolo Oltre quest’attimo descrive l’orizzonte comune delle ricerche personali degli artisti sul tema, che si sono intersecate grazie alla collaborazione nata in questi mesi. 

Il dialogo, inizialmente portato a sviscerare le due dimensioni di attimo e durata, si è spinto sempre più verso ciò che va oltre e unisce queste due misure del tempo. “Durare oltre quest’attimo” è cercare se qualcosa rimane per sempre, è la sofferenza di vedere le cose passare fino a sfigurare i volti, ma anche il desiderio di nascita o rinascita, dove nulla forse si distrugge veramente: l’arte cerca di cogliere il bagliore di questa eternità.

A partire dalla riflessione sulla materia organica – in un confronto tra ciò che è più deperibile, come la cera, e quello che sembra resistere al tempo, come le pietre – il corpo umano pare il punto verso cui converge la domanda sul tempo. Tra il valore individuale dato all’attimo e alla durata e ai detriti di tempo che la tradizione ha portato fino a noi, c’è la fragilità dell’essere umano che cerca l’eterno e si scontra con la morte. 

Oltre quest’attimo è il tentativo di trovare, attraverso l’arte, qualcosa di eterno nel flusso dell’attuale, del deteriore, dove attimo e durata coesistano come in un anacronismo. Dove l’arte cerchi nel fondo più fondo del tempo «quei nodi di luce che sotto gli strati superficiali, diversissimi tra individuo e individuo, sono comuni a tutti» (G. Caproni). 

 


 

PROGRAMMA

 

Mercoledì 29

16:00-23:00: esposizione collettiva delle opere

17:00: lettura poetica vis-à-vis
19:00: introduzione
A seguire aperitivo e performance

 

Giovedì 30

9.00-23.00: esposizione collettiva delle opere

17:00: lettura poetica vis-à-vis

 


 

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